1) Notturno impromptu I (E.Sartoris, D.di Bonaventura); 2) La volta celeste; 3) Le terre oniriche; 4) L’aurora; 5) Notturno d’inverno (D.di Bonaventura); 6) Il plenilunio; 7) Sancta Sanctorum; 8) La fine dei tempi;
9) Notturno impromptu II (E.Sartoris, D.di Bonaventura).
Recorded on December 16 and 17, 2020, mixed and mastered in January 2021, at Il Pollaio Studio, Ronco Biellese (Biella), by Piergiorgio Miotto.
Membro del gruppo di Maurizio Brunod che ha pubblicato nel 2020 per Caligola l’ottimo «Ensemble with Daniele di Bonaventura & Gianluigi Trovesi», il trentacinquenne pianista piemontese Emanuele Sartoris firma dopo un anno, questa volta come leader, un altro raffinato lavoro di sapore cameristico, in duo con l’attivissimo Daniele di Bonaventura al bandoneon. «Notturni», come il titolo lascia chiaramente intendere, è un esplicito omaggio a Frèdéric Chopin e non a caso, insieme ai sette brani originali firmati da Sartoris e di Bonaventura, il disco si apre e si chiude con una rilettura assolutamente moderna e personale dei celebri notturni Op. 9 n° 1 e n° 2 del grande compositore polacco (qui ribattezzati Impromptu I e Impromptu II). Impegnato su due fronti, quello della musica classica, con cui si è formato, e quello del jazz, che ha praticato sin da ragazzo, approfondendone lo studio – per cui non sarebbe fuori luogo parlare per lui di Third Stream (ma non è l’unico pianista italiano a praticare con disinvoltura entrambi i linguaggi, pensiamo per esempio a Danilo Rea) – Sartoris ha firmato di recente come co–leader sia «Woland», con il percussionista Massimo Barbiero e la violinista Eloisa Manera, che «Totentanz – Evocazioni Lisztiane», suonato a quattro mani con il pianista classico Massimiliano Gênot.
Forse per questo le note di copertina di «Notturni» portano la firma di un violoncellista del calibro di Mario Brunello, che sottolinea come “… la magia di questo canto sta proprio nell’attesa, nel tempo impiegato dalle vibrazioni di ogni nota per arrivare al silenzio. Note che in questo senso palpitano, si riaccendono, a ogni percussione del tasto risvegliando il desiderio di melodia, di canto appunto. Le melodie sono sostenute dal fiato, dalla tensione del mantice, dal suono prolungato del tasto, che arriva all’anima. Un viaggio slow, un cammino nel vissuto della musica, a cui si aggiungono le improvvisazioni e l’ispirazione di due formidabili e coraggiosi musicisti che hanno il talento sincero per avvicinarsi ed addentrarsi nella magica atmosfera dei Notturni.”
Ed è proprio di Daniele di Bonaventura l’unico altro “notturno” originale del disco, Notturno d’inverno.
credits
released January 15, 2022
Emanuele Sartoris (piano), Daniele di Bonaventura (bandoneon).
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