Recorded, mixed and mastered at Massimo Tagliata Recording Studio,
Casalecchio di Reno (Bologna), in August 2018, by Massimo Tagliata.
Il quartetto di Marcello Molinari, di cui fa parte il contrabbassista
sardo, ma ormai bolognese d’adozione, Giannicola Spezzigu, sta
proseguendo nell’ambizioso progetto di realizzare un disco a nome di
ciascuno dei suoi componenti, che possono così trovar spazio a turno
come leader e compositori, decidendone di volta in volta la direzione
musicale. Dopo «The Mask», uscito nel 2011 a nome di Ferrario, ed «Il
Viaggio di Neal», firmato nel 2014 da Molinari, «Voices of the Stones»
è il terzo episodio di questo percorso, pubblicato come i precedenti da
Caligola. Il brano iniziale, Pensieri, intriso di un melanconico lirismo,
sembra anticipare il pensiero musicale del leader, che traspare in ogni
traccia, facendo di «Voices of the Stones» un lavoro organico e
coerente, che conserva i suoi toni lirici e riflessivi anche quando il
blues di Souls Around, di Andrea Ferrario, sembra voler alzare la
temperatura della musica. Spezzigu – che firma sei delle otto tracce
dell’album – è contrabbassista dal pregevole tocco, più attento alla
ricerca della rotondità del suono che non al virtuosismo del fraseggio,
che pur non gli difetta, ed egualmente abile nell’uso dell’archetto, come dimostra l’intensa A Short Story che, a dispetto del titolo, è il
brano più lungo del disco. Un riferimento può forse esser trovato nel
celebre quartetto europeo di Keith Jarrett, e quindi anche in Jan
Garbarek, sia quando la musica si arricchisce di sapori country
gospel ( Anglona Road), sia quando sembra trovare una più aurea e
distesa classicità, ricca di riferimenti alla tradizione europea, come
succede ne La danza dell’ibisco, l’altro brano firmato dal sassofonista.
In Dimension of Emptiness è presente come ospite il trombettista
norvegese Arne Hiorth, musicista di statura europea e di grande
sensibilità, che contribuisce a rendere l’atmosfera, se mai fosse
possibile, ancor più eterea e meditativa. Un perfetto trampolino di
lancio anche per il sapiente pianismo di Claudio Vignali che, insieme
al già citato Ferrario ed a Marcello Molinari, batterista dal drumming
sensibile e raffinato, completano un quartetto che ha nella coesione ed in una forte empatia emozionale i suoi punti di forza
credits
released April 1, 2021
Andrea Ferrario (tenor sax), Claudio Vignali (piano),
Giannicola Spezzigu (double bass), Marcello Molinari (drums).
Special guest: Arne Hiorth (trumpet) on track 7.
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