1) Turn out the stars (B.Evans/G.Lees);
2) Detour ahead (H.Ellis/J.Frigo/L.Carter);
3) Il colore dell’inquietudine (G.Sallustio);
4) A house is not a home (B.Bacharach/H.David);
5) The peacocks (J.Rowles/N.Winstone);
6) The two lonely people (B.Evans/C.Hall);
7) Sea ballad (Roberto Cecchetto);
8) Time remembered (B.Evans/P.Lewis);
9) Five (B.Evans/J.Borla);
10) Emily (J.Mandel/J.Mercer).
Arrangements by Giorgia Sallustio and Rudy Fantin,
except tracks n. 4 by G.Emmanuele,
and track n. 10 by G.Sallustio and R.Cecchetto.
Recorded and mixed on 29th and 30th July 2014, at New Art Studio (Varese), by Paolo Censi and Giuseppe Emmanuele.
Non ama le cose semplici, Giorgia Sallustio, classe 1981, se per l’album del suo debutto come solista ha scelto di reinterpretare ed arrangiare brani del repertorio di uno dei pianisti che ha contribuito a scrivere una parte della storia del jazz: Bill Evans. Nata a Palmanova e cresciuta a Novara, dove si è diplomata con il massimo dei voti in chitarra classica, cui è seguita la laurea in canto jazz al Conservatorio di Como – un’antica passione, la sua, quella per la vocalità – la Sallustio arriva ad affrontare questo affascinante viaggio nel mondo evansiano dopo le più diverse esperienze formative, sia nel campo della musica pop, come vocalist del gruppo Dirotta su Cuba, che dopo aver approfondito l’improvvisazione jazzistica studiando con cantanti del calibro di Roberta Gambarini, Norma Winstone, Sheila Jordan, Maria Pia De Vito o Bob Stoloff.
«Around Evans» è stato concepito nel 2013 con l’aiuto di cinque amici–musicisti ed il decisivo contributo del pianista Rudy Fantin, che ha curato con lei gli arrangiamenti di tutti i brani del disco, ad eccezione di A house is not a home, arrangiato da Giuseppe Emanuele, pianoforte, ospite insieme al trombettista Alberto Mandarini della seduta di registrazione. Il progetto è naturalmente incentrato sia su composizioni di Evans, come Turn out the stars e Time remembered, che su standards da lui particolarmente amati, come Detour Ahead ed Emily, ma comprende anche un brano originale con testo in italiano della Sallustio, Il colore dell’inquietudine, ed uno di Roberto Cecchetto, Sea Ballad, senza parole, in cui la voce diventa davvero uno strumento, confermando tutte le grandi qualità musicali della giovane cantante friulana.
Ci aiutano a capire meglio lo spirito che l‘ha accompagnata in questo lavoro impegnativo ma riuscito, le belle note di copertina scritte da Riccardo Bertoncelli, di cui riportiamo un estratto: «Quest’album è un modo per conoscersi meglio, per trovare una voce, per esprimere anche, con umiltà, un appassionato grazie a un musicista che tanto ha dato alla sua vita artistica. I dieci brani dell’album sono un suo viaggio, forse “il” suo viaggio…».
credits
released August 15, 2015
Giorgia Sallustio (vocals, classical guitar on track n. 10),
Alessandro Castelli (trombone), Nevio Zaninotto (tenor and soprano sax), Rudy Fantin (piano, Rhodes), Raffaele Romano (double bass),
Nicola Stranieri (drums).
Special guests:
Alberto Mandarini (trumpet, flugelhorn) on tracks n. 3/4/5/7/10,
Giuseppe Emmanuele (piano) on track n. 4.
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