1) Strollin’; 2) Midnightmare; 3) Changing melody;
4) Echoes; 5) Stone; 6) Love for sale; 7) Lasting dream;
8) A ilha onde tudo começou.
Il primo disco da leader di Alessia Obino, nata a Bologna ma veneta d’adozione, è un progetto originale, che non strizza l’occhio alle mode né al mercato, perché nasce dall’esigenza di metabolizzare le esperienze fatte in diversi ambiti musicali, non solo jazzistici, passando soprattutto attraverso la composizione di brani originali. La sua passione per il jazz e la musica brasiliana, unite ad un forte desiderio di conoscere tutto l’universo musicale, costituiscono i presupposti per la formazione di questo quintetto e per la realizzazione del disco «Echoes» registrato nel novembre 2008 e pubblicato nel 2010. La nostra etichetta aveva già incontrato la bella voce di Alessia come ospite dell’album «Frenico» (Caligola 2072), di Marco Tamburini. Il nostro disco è formato principalmente da composizioni originali della Obino – uno, A ilha onde tudo começou, preso a tempo di bossanova, è con testo in portoghese – ad eccezione di due standard, uno di Charles Mingus (la veemente Strollin’), l’altro di Cole Porter (dal cui vasto songbook è tratta la celebre Love for sale). «Echoes» é un viaggio attraverso un mondo sonoro eterogeneo, dove libertà ed ispirazione permettono a ogni singolo componente del gruppo di esprimersi in modo libero e personale. Fondamentale in tal senso è il lavoro eseguito dai suoi partners, musicisti emergenti del panorama jazzistico italiano, in particolare dalle chitarre di Daniele Santimone e dal vibrafono di Luigi Vitale. Ci piace infine citare le belle parole che ha trovato per lei Maria Pia De Vito, da anni ai vertici della vocalità jazzistica, non solo italiana: “… Il lavoro di Alessia rientra per me nella categoria di chi il jazz e i suoi grandi modelli (penso a Mingus, Porter, Monk, Ella e Betty Carter, Anita ‘O Day e forse Joni Mitchell) li ha conosciuti, amati e poi assimilati; è una cantante ed autrice che sta provando a trasformarli in carne e tendini della sua musica, anziché gabbia… Ha misura e nel contempo osa nella costruzione dei temi, nella coerenza dell’utilizzo delle timbriche. E’ bella e moderna la scelta del vibrafono e di una chitarra straniata, che usa l’elettronica senza ridondanze, supportata da una ritmica intelligente ed agile. I compagni assecondano queste sensazioni di misura e pacatezza dialogando con grande senso delle campiture sonore e bella energia.”
credits
released June 23, 2017
Alessia Obino (vocals), Antonio Vitale (vibes),
Daniele Santimone (electric guitar),
Alessandro Fedrigo (acoustic bass),
Gianni Bertoncini, Carlo Canevali (drums).
Based around the question “What is trust?” the latest from Michele Thomas is a bewitching combination of jazz and soul. Bandcamp New & Notable Feb 27, 2022